Turchia

Cosa fare

COSA VISITARE: La Turchia vanta attualmente 17 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità e numerosi altri sono candidati per entrarvi. Il paese vanta meravigliose spiagge di sabbia bianca oltre ad affascinanti cale e scogliere. Inoltre, il paesaggio vario affascinante e a volte fiabesco delle zone interne della penisola anatolica è una rarità che merita sicuramente una visita.

Istanbul, megalopoli di circa 15 milioni di abitanti, con una storia millenaria e piena di testimonianze di differenti culture e diverse epoche. Le zone storiche di Istanbul iscritte nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco sono quattro: il Parco Archeologico (Piazza Sultanahmet e l’area circostante), la Moschea di Solimano, la Moschea del quartiere di Zeyrek (che era prima la Chiesa di Cristo Pantocratore) e l’area circostante ed infine le Mura della Città.

Il suo attuale nome è ufficiale dal 1930 essendo Costantinopoli il suo nome ufficiale prima di tale data (i turchi usavano chiamarla Istanbul anche prima del 1930). Era l’antica Bisanzio prima dell’intervento urbanistico dell’Imperatore Costantino. Sono presenti opere e strutture imponenti testimonianza dell’antica cristianità della città e opere e strutture della tradizione islamica edificate dopo la conquista della città ad opera dei turchi avvenuta nel 1453. Da non perdere:

  • La Basilica di Santa Sofia, splendido esempio dell’architettura bizantina, voluta dall’imperatore Giustiniano, la costruzione ebbe inizio nel 532 e dal 537 al 1453 fu cattedrale cristiana e sede del Patriarcato di Costantinopoli. Nel 1453 con la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi la grande basilica fu trasformata in moschea.
  • La Moschea Blu, ufficialmente Sultanahmet camii, si trova nel quartiere Sultanahmet che prende il nome della stessa moschea. La denominazione di Moschea Blu deriva dalle 21.043 piastrelle di ceramica turchese che ricoprono le pareti e la cupola. La costruzione iniziò nel 1609 mentre la cerimonia di apertura avvenne nel 1617 anche se sul cancello della moschea è impresso 1616. L’edificio fu edificato su parte del sito del Gran Palazzo di Costantinopoli di fronte a Hagia Sophia, quella che in quel momento era la moschea più grande e frequentata della città.
  • La Basilica Cisterna, (i turchi la chiamano Yerebatan Sarnıcı che vuol dire “Palazzo sommerso”) che è la più grande cisterna conservata ad Istanbul. Costruita nel 532 dall’Imperatore Giustiniano era alimentata dall’acquedotto di Valente, uno degli acquedotti più lunghi dell’Impero Romano, portava l’acqua dalle foreste di Belgrado a Costantinopoli. La cisterna conteneva 80 milioni di litri di acqua. Cadde in disuso e dimenticata dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi che inizialmente usarono l’acqua della cisterna per irrigare i giardini del Topkapi, residenza dei sultani. Fu riscoperta casualmente dall’olandese Gyllius intorno al 1550 durante alcune ricerche archeologiche.
  • La Moschea di Solimano, costruita tra gli anni 1550 e 1557 per volere di Solimano il Magnifico. L’architetto Mimar Sinan, incaricato dal sultano di progettare e presiedere l’opera, si ispirò alla chiesa di Santa Sofia per il suo progetto della moschea. La costruzione è mastodontica ma caratterizzata da semplicità anche nelle decorazioni, all’interno spiccano quattro grandi e antiche colonne che furono prelevate da due palazzi bizantini di Costantinopoli, una da Alessandria d’Egitto e una da Baalbek una città libanese.
  • Il Palazzo di Topkapi, o Serraglio di Topkapi, è il complesso edilizio che dalla seconda metà del XV secolo fino al 1856 è stato la residenza del sultano e il centro amministrativo dell’impero ottomano. Costruito per dominare la città di Costantinopoli e chiamato Nuovo Serraglio (in turco Yeni Saray) ha assunto l’attuale nome di Topkapi (Porta del Cannone) nel XIX secolo. E’ stato adibito a museo nel 1924 diventando il primo grande museo della Turchia.
  • La Torre di Galata, si trova nel distretto di Galata, fu costruita nel 1348 da Rosso Doria primo governatore di Galata allora colonia della Repubblica di Genova. Alta metri 66,90 con un diametro interno di metri 8,95 e mura spesse metri 3,75, un ascensore consente di salire sulla sommità e ammirare un panorama unico di Istanbul.
  • La Piazza Sultanhamet, o l’Ippodromo di Costantinopoli, era il Circo Massimo Costantino la cui costruzione iniziale risale all’anno 203 d. c. ad opera dell’Imperatore Romano Settimio Severo, ma fu l’Imperatore Costantino nel 324 d. c. quando, per festeggiare la sua vittoria nella battaglia di Crisopoli, rifondò la vecchia Bisanzio costruendo la “Nuova Roma” che ristrutturò l’ippodromo dandogli l’aspetto definitivo. L’Ippodromo era bellissimo, pieno di statue tra le quali un Ercole del IV secolo a. c. opera di Lisippo, Romolo e Remo con la lupa e il serpente del V secolo a. c., all’ingresso c’erano 4 statue di cavalli in rame dorato che adesso sono istallati sulla facciata della Basilica di San Marco a Venezia.
  • La Chiesa di San Salvatore in Chora, uno dei massimi esempi dell’architettura sacra bizantina, edificato come chiesa ortodossa i turchi dopo la conquista di Costantinopoli nel XVI secolo la trasformarono in moschea ma nel 1958 divenuta un museo statale. All’interno si possono ammirare splendidi mosaici e affreschi veri capolavori dell’arte bizantina.
  • Il Grande Bazar, stando Istanbul non può mancare una visita al Grande Bazar che si trova all’interno della “città murata” nel distretto di Fatih. La costruzione del primo nucleo ebbe inizio nel 1455, appena dopo la conquista di Costantinopoli, per volontà del sultano che intendeva stimolare il commercio dei tessuti. Il Grande Bazar è uno dei mercati coperti più grandi e antichi del mondo, con 61 strade coperte e oltre 4.000 negozi, vanta primati di visita eccezionali tanto che nel 2014 è stato classificato al primo posto al mondo tra le attrazioni turistica essendo stato visitato da 91.250.000 persone.

Oltre a Istanbul la Turchia è conosciuta anche per la sua regione storico-geografica situata al centro della penisola anatolica denominata la Cappadocia.

  • La Cappadocia, ha un paesaggio unico e affascinante che è il risultato di un lavoro fatto da eventi naturali durato millenni. Le sedimentazioni di lava fuoriuscita dai vulcani della zona, le piogge, il vento, le escursioni termiche ed i fiumi hanno modellato il paesaggio e hanno dato vita a delle formazioni calcaree a forma di cono conosciute come “i camini delle fate” (soprattutto a Goreme e nella Valle dei Monaci). Nelle pareti calcaree della Cappadocia si trovano “le case dell’età del bronzo”, caverne scavate dall’uomo e usate come abitazioni. Queste caverne furono usate anche come rifugio dai primi cristiani, ne sono testimonianza le numerose chiese rupestri ancora esistenti.
  • Goreme in Cappadocia è un museo a cielo aperto con le sue case e le sue chiese rupestri con dipinti ed affreschi bellissimi che rendono questi siti, come la Chiesa Oscura, unici e affascinanti, sicuramente da visitare.

Altri siti naturali unici si trovano in Turchia come:

  • Pamukkale, che letteralmente in turco significa “castello di cotone”, si trova vicino ai resti archeologici della vecchia città greca di Hierapolis nella valle del fiume Meandro, zona sud-occidentale della Turchia. Pamukkale è il risultato delle fuoriuscite delle acque termali che con il raffreddamenti depositano calcare e con il tempo hanno creato spessi strati di calcare e travertino lungo le pendici della montagna dando vita ad un qualcosa somigliante a cascate di ghiaccio o ad una fortezza di cotone. Pamukkale, insieme a Hierapolis, è entrato a far parte dei siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
  • Smirne, (la Izmir turca; questo nome è stato ufficializzato solo nel 1930) che in greco vuol dire “mirra”, deve il suo nome alla presenza di arbusti di mirra nel luogo della sua fondazione. Per numero di abitanti è la seconda città della Turchia ed è un moderno ed efficiente porto sul Mare Egeo. Da visitare oltre ai resti archeologici dell’antica città con la sua meravigliosa Agorà nel centro città e l’Acropoli sul Monte Pagus, c’è la Torre dell’Orologio che è ormai il simbolo della città, la Moschea Yali con la sua forma ottagonale ed il suo piccolo minareto, l’Asansor, un ascensore costruito per motivi lavorativi ed oggi divenuto un’attrazione turistica grazie allo splendido panorama della città che si può godere salendo fino sulla sommità.
  • Adalia, (la turca Antalya o anche Attalia), fondata probabilmente da Attalo II re di Pergamo (159/138 a. c.). La città situata sul golfo omonimo del Mare mediterraneo, attualmente è considerata la capitale del turismo turco. Ci sono molti reperti archeologici dell’epoca greca e romana; da ammirare la Porta di Adriano e da visitare il Museo Archeologico che vanta una grande collezione di sculture, mosaici, sarcofagi, statue. Degni di nota il Minareto Scanalato e le cascate di Duden vicine alla città.